Ecco come richiedere le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni casa.

Se stai ristrutturando la tua abitazione puoi richiedere fino a 96.000 euro di detrazione Irpef al 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2019. Per le somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020, le detrazioni si abbasseranno al 36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

A chi spetta la detrazione.
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese (proprietari o nudi proprietari, titolari di usufrutto, uso, abitazione o superficie, locatari o comodatari, soci di cooperative divise e indivise, imprenditori e altro).

Quali detrazioni fiscali puoi ottenere per ristrutturare casa

Oggi prima di ristrutturare casa è sempre meglio informarsi se esistono detrazioni fiscali per rendere più bella la propria abitazione risparmiando. E’ possibile acquistare tutti i materiali necessari alla ristrutturazione della casa con Iva Agevolata.

 

Cosa significa Iva Agevolata

L’iva agevolata è una detrazione fiscale che viene applicata sull’acquisto di materiali per fare lavori in casa, sia che si tratti di ristrutturazione totale o parziale. Si applica un’aliquota del 4 per cento anziché quella ordinaria del 22 per cento sull’acquisto diretto di suddetti materiali. Si può applicare l’iva agevolata con aliquota al 4 per cento sia per la costruzione della prima casa che per interventi di restauro, risanamenti conservativi o ristrutturazione.
Sono possibili, insomma, tutti quegli interventi che prevedono un miglioramento energetico o l’acquisto di beni come prodotti per l’impianto idraulico, riscaldamento elettrico, sanitari, etc.

 

Quali detrazioni fiscali puoi chiedere 

Iva Agevolata sull’acquisto prima casa, purché non si tratti di un immobile di lusso e non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione.

 

La seconda tipologia di detrazioni fiscali con Iva Agevolata riguarda la ristrutturazione, anche parziale, di un immobile. In questo tipo di detrazione rientra anche l’acquisto di prodotti per il bagno, per cui potrebbe essere arrivato il momento di rimodernare solo la stanza da bagno e non sostenere i costi di una ristrutturazione totale.

 E’ possibile acquistare con Iva agevolata rivestimenti, tra cui anche parquet o grès porcellanato, rubinetteria, box doccia o vasche, sanitari o termosifoni.

Quali sono gli interventi oggetto delle detrazioni.
I lavori sulle singole unità immobiliari per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti.

-> Interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia):

- manutenzione straordinaria

- restauro e risanamento conservativo

- ristrutturazione edilizia

Gli interventi devono essere effettuati su immobili residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. Non sono ammessi gli interventi di manutenzione ordinaria. (spettanti solo per i lavori condominiali).

Sono inoltre ammessi anche:

-> Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi o per l’adozione di misure antisismiche.

-> I lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche o a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi.

-> Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.

-> Gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico, per il conseguimento di risparmi energetici e di bonifica dall’amianto.

Come richiedere le detrazioni
Bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.

Bisogna inoltre provvedere in alcuni casi ad inviare una comunicazione preliminare all’ASL e una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla data di fine lavori nei casi di interventi di risparmio energetico.